Fai come il lanciatore di coltelli,
che tira intorno al corpo.
Scrivi di amore
senza nominarlo,
la precisione sta
nell’evitare.
Distràiti
dal vocabolo solenne,
già abbuffato,
punta al bordo, costeggia,
il lanciatore di coltelli
tocca da lontano,
l’errore è
di raggiungere il bersaglio,
la grazia è
di
mancarlo.
Erri De Luca
Ecco a voi una poesia dal libro "L'ospite incallito" di Erri De Luca pubblicato nel 2008. E' bello vedere come l'autore accosti uno strumento come il coltello, spesso associato alla violenza, invece all'amore; e lo fa con una delicatezza e sensibilità disarmante.
Riporto una riflessione trovata sul web a proposito di questa poesia, in cui mi ritrovo molto:
"A volte, solo il linguaggio della poesia può esprimere certe sensazioni, certe emozioni, e certe attitudini che sono proprie della vita. La bellezza della poesia è che rende consapevoli, cambiando modo di vedere, modificando l'angolazione del punto di vista, un comportamento di cui l'essere umano non riesce a cogliere l'essenza. Difficilmente avevo mai sentito parlare di amore in questi termini, e la cosa mi ha subito rapito, come se fosse la più naturale del mondo. Perchè in realtà lo è."
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