La Grotta degli Schiavi
La leggenda vuole che una principessa, catturata da pirati durante un abbordaggio nel mare Adriatico, venne portata in questa grotta che si trova poco più a nord dello scoglio delle Due Sorelle. La principessa era la figlia di un nobile veneto e il capitano dei pirati le promise che sarebbe stata liberata solo dopo il pagamento del riscatto. La somma non arrivò mai, la ragazza prima di diventare schiava dei pirati si fuse con le sue stesse lacrime formando una sorgente di acqua dolce ancora oggi presente. Altre interpretazioni la legano ad altre leggende: secondo alcuni ad esempio si tratterebbe della grotta dove la Sirena, con l’aiuto del demone marino, imprigionava i marinai attirati con il suo canto. Si dice anche che passando in barca in quelle zone si possano ancora udire i lamenti dei malcapitati.
Sitografia: Anconatoday
Grotta del Mortarolo
Un tempo era un rifugio eremitico accessibile dal sentiero del Parco del Conero, ma che è protagonista di una leggenda inquietante: i sassi disposti sul terreno formano la sagoma di un uomo sdraiato a terra e se qualcuno prova a spostarli fa un lavoro inutile: nel corso della notte le pietre, da sole, recupererebbero la posizione originaria.
Sitografia: Anconatoday
Le Due Sorelle
Esistono diverse varianti sull’origine mitologica dei due faraglioni. La più gettonata è legata alla presenza di una sirena simile a quelle che hanno ammaliato Ulisse nell’Odissea. Il suo compito infatti era quello di apparire ai marinai e attirarli a riva con il canto seducente. Quando i malcapitati giungevano a terra la leggenda vuole che venissero imprigionati in una grotta, la Grotta degli Schiavi. Tutto succedeva con l’aiuto di un demone marino che un giorno venne trasformato in pietra dalla giustizia divina e diviso in due parti. Oggi è ancora là.
Sitografia: Anconatoday
Santa Maria e i 4 Re
La leggenda vuole che la chiesa di Santa Maria di Portonovo sia stata costruita per volere di 4 re, tutti fratelli, che vivevano in un castello del Poggio. Secondo la mitologia i nobili riuscirono a scongiurare un’invasione di pirati con l’aiuto della Madonna e degli angeli, decisero quindi di ringraziare la Provvidenza regalando ad alcuni monaci un pezzo di terra. Qui venne eretta la chiesa, ma con i monaci venne stipulato anche un patto: avrebbero dovuto combattere al fianco dei re in caso di successivi tentativi di invasione. I religiosi non rispettarono l’accordo e un giorno le loro abitazioni vennero sepolte da una frana. La chiesa rimase intatta fino ai giorni nostri.
Sitografia: Anconatoday
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