Ancona è da sempre una città legata al mondo della pesca, ecco perché la zona del porto ricopre una grande importanza.
Calpestando il suolo del porto di Ancona, si riscontrano infatti due realtà contrastanti tra loro attraversando prima la parte del porto turistico e immergendosi poi nell'atmosfera magica del porto antico. Le peculiarità dell'area possono essere riassunte dalle cose a esse legate.
IL COLTELLO ANCONETANO
Visitando Ancona è naturale entrare in contatto con il mondo del mare.
Il golfo caratteristico della città permise lo sviluppo di un'economia basata principalmente sulla pesca e di conseguenza la popolazione contava molti pescatori. Oggetto peculiare dei pescatori dell'Adriatico e in particolare di quelli di Ancona era un coltello chiamato proprio "anconetano" con cui venivano svolti i lavori di tutti i giorni.
Questo particolare tipo di coltello, costruito con corno di bue, veniva inoltre acquistato da molti dei "bragozzi", tipici pescherecci della costa adriatica, che attraccavano al porto di Ancona, permettendo quindi la sua diffusione oltre i confini della città.
IL CANNONE DEL CARDETO
La parte del porto antico di Ancona è famosa per il maestoso Arco di Traiano che si incontra lungo il cammino e che apre lo sguardo al mare. Seguendo la strada indicata dall'arco si può ammirare il "Cannone del Cardeto", ovvero la canna di un cannone risalente alla Prima Guerra Mondiale e trovato negli anni '70 sulla spiaggia sotto il colle Cardeto.
Dopo essere stato restaurato venne quindi posizionato al porto antico di Ancona.